Prendiamo due fluidi con diverse concentrazioni disciolte di solidi. Quando sono separati da una membrana semipermeabile, il fluido con concentrazione minore passerà verso quello con concentrazione maggiore. Si noterà quindi che vi è da una parte un livello di acqua più alto. Questo è dovuto alla cosiddetta `pressione osmotica`. Quando però viene applicata una pressione che supera quella osmotica, si parla di osmosi inversa. Accade così che i fluidi vengano spinti attraverso la membrana, mentre le parti solide restino separate dall`altra parte. I filtri utilizzano proprio questo meccanismo: così funzionano i depuratori domestici. Con un addolcitore d'acqua si va invece a ridurre la concentrazione dei minerali, soprattutto il magnesio e il calcio. Ma come facciamo a sapere se l'acqua che sgorga dai nostri rubinetti domestici è buona o meno? Basta misurare il valore di pH che ne indica acidità e alcalinità. Dovrà essere compreso tra 6.5 e 9.5. Tuttavia i medici ritengono che il nostro corpo abbia maggiormente bisogno di acqua alcalina. Alcuni esperti raccomandano come pH ideale il 9.5. Spesso però l'acqua di che acquistiamo in bottiglia non arriva neanche a 7.